Che spettacolo ragazzi!
Non finirò mai di ribadirlo: la verità, in tutta la sua semplice povertà, fa un culo così alla più sfrenata delle fantasie...sempre.
Dal vostro inviato (AB) normale nel quotidiano comune, una radiocronaca senza precedenti su di un microfattarello di ordinaria follia: la spedizione di un pacchetto in Inghilterra.
Ore 10.30, Pomezia - Italy
Prima giornata di sole estivo, traffico da Fifth Avenue dè noantri, sinfonia per clakson e gomito fuori dal finestrino, scorro via fluido con Lisetta nella insana salsina di road rage agropontina alla volta dell'ufficio postale. Ufficio postale centrale di Pomezia chiuso. Un foglietto A4 sulla vetrina blatera di lavori che finiranno il...io ed il mio bloody pacco cominciamo a sentire puzza di guai. Via, via subito, verso nuove avventure, verso la spedizione promessa, verso un altro ufficio postale...
Ore 11.00, Ardea - Italy
Ufficio postale centrale di Ardea, scendo di sella, sciolgo il pacco, prendo il numero, mi metto in fila. 10 minuti ed arriva il mio turno, mi guardo intorno alla ricerca di un segno, no è tutto a posto non vedi? L'impiegato mi saluta e mi chiede cosa devo fare, sorrido, rispondo al saluto, spiego: devo spedire questo pacchetto a Londra...si spalanca uno stargate e vengo risucchiato in un vortice di codici fiscali, pesi, misure, modalità, numeri di telefono, timbri, fotocopie, numeri di tracciamento che cambiano...
Ore 11.30, Ardea - Italy?
L'impiegato mi guarda sconsolato, ha chiesto aiuto alla sua collega più esperta, adesso sono in due, in stereo, a dire-fare-non spiegare-lettera (pacco)...davvero manca solo il testamento...ma quello di un qualsiasi essere vivente che si trova di fronte ad un affare di stato di questo calibro. Accetto, va bene, OK, ecco qui il documento e poi bla-bla-bla...per favore vorrei tornare indietro nella mia dimensione, grazie. L'impiegata sorride materna e mi sventola sotto al naso la ricevuta, oscuro oggetto del mio folle desiderio.
Ore 12.00, Ardea - nowhere
Un silenzio di 42 tonnellate ci racchiude, ci guardiamo negli occhi l'impiegata ed io, lei con la ricevuta io con il bancomat, la distanza che ci separa è siderale: si può pagare solo in contanti. Non faccio neanche una grinza, mollo il pacco pieno di guai sul bancone, chiedo il permesso, esco e vado a cercare il bancomat, torno con i soldi in mano, è quasi finita.
Ore 12. 30, Dove sono?
Sento lentamente l'ossigeno affluire di nuovo, sento i raggi del sole, sono io, sono vivo, sono fuori, ho la ricevuta timbrata in mano, è finita. Un leggero sibilo ancora mi accompagna, sento ancora lontano l'eco delle ultime parole dell'impiegata trionfante, la sento con la voce di HAL che mi fa: " Ahò...speramo che ariva!...Ah dottò che je devo dì...me faccia sapè se aripassa de quà..."
45,55 € e speramo che ariva, stay packed.
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